Archive for the
‘Marketing’ Category

Il Content Marketing Institute definisce il Content Marketing come

“una tecnica di marketing volta a creare e distribuire contenuti pertinenti e di valore per attrarre, acquisire e coinvolgere una target audience chiara e definita – con l’obiettivo di guidare i clienti verso una azione redditizia”.

Ricordate sicuramente tutti la frase celebre di Bill Gates “Content is King” pronunciata nel 1996; frase che oggi è più che valida.

I contenuti di qualità che vengono pensati e poi pubblicati hanno il potere di accrescere la reputazione online e conferire autorevolezza al brand.

Nel B2B

Nel B2B il Content Marketing permette di raccogliere contatti qualificati (attraverso attività di lead generation) creando e diffondendo contenuti di qualità in grado di educare, ispirare e convincere i potenziali clienti a diventare effettivi clienti.

I contenuti di qualità sono quelli scritti da esperti che hanno una reale conoscenza dei problemi che incontrano i propri potenziali clienti nel raggiungimento dei loro obiettivi e sanno guidarli verso la risoluzione degli stessi. Questi contenuti creano una relazione di fiducia e permettono di generare lead di qualità pronte per un approccio commerciale.

Il Content Marketing si è sviluppato in risposta alla perdita di efficacia delle tecniche di marketing tradizionale, negli ultimi anni.

Ogni giorno le persone sono letteralmente bombardate da continui messaggi pubblicitari, che arrivano da piattaforme differenti. Viviamo un vero e proprio sovrastimolo sensoriale dove gli stimoli sono percepiti come invasivi. L’attenzione di ogni utente è calata, ma quest’ultimi sono diventati sempre più bravi a sorreggere delle “barriere”.

Uno studio a riguardo

Uno studio realizzato da McKinsey afferma che il futuro delle vendite B2B è online. Secondo tale studio, la pandemia da Covid-19 ha cambiato definitivamente le modalità di acquisto anche nel settore B2B che adesso è sempre più propenso ad utilizzare i canali digitali. Infatti “la pandemia ha costretto acquirenti e venditori B2B a passare al digitale in modo massiccio. Quella che era iniziata come una risposta alla crisi è ora diventata la normalità successiva, con grandi implicazioni sul modo in cui acquirenti e venditori faranno affari in futuro”.

Lo studio rileva che più di tre quarti degli acquirenti e dei venditori affermano di preferire l’acquisto self-service in modalità digitale e l’assistenza da remoto rispetto alle interazioni faccia a faccia. Le ragioni sono: la maggiore facilità nell’ottenere informazioni, effettuare ordini e organizzare il servizio. Infatti, solo il 20% circa degli acquirenti B2B afferma di sperare di tornare alle vendite di persona.

Inoltre, mentre prima l’e-commerce era una modalità destinata ad acquisti di spesa ridotta, ora il 70% dei responsabili B2B afferma di essere disposto a effettuare acquisti online per cifre superiori ai 50.000 dollari e il 27% spenderebbe più di 500.000 dollari.

Ed è qui che si svela la grande potenzialità del Content Marketing!

Creare una buona strategia di Content Marketing

Non è facile creare una strategia efficace di Content Marketing.

Per questo vi sveliamo 8 passaggi per mettere in atto una strategia di Content Marketing efficace:

1. Fissare gli obiettivi
2. Definire il target di riferimento 
3. Definire il customer journey
4. Definire i contenuti per ogni fase del customer journey
5. Pianificare la pubblicazione
6. Definire i canali di comunicazione
7. Mettere in atto la pubblicazione
8. Analizzare i risultati e ottimizzare

Nell’ultimo anno è letteralmente esploso il fenomeno del Metaverso, una versione futuristica di internet che introduce non solo nuove prospettive esperienziali per gli individui ma rappresenta anche un’opportunità di mercato per cui le aziende possono differenziare ulteriormente i propri servizi aumentando la preferibilità della loro offerta.
Infatti, il Metaverso risulta vantaggioso per numerose tipologie di attività e, per questo motivo, viene considerato tra le novità più interessanti per il futuro del settore digitale.

Secondo Grayscale, oggi il mercato del Metaverso vale 50 miliardi di dollari e la previsione è che nel 2025 questa cifra salirà a ben 1.000 miliardi. Inoltre, secondo Gartner, entro il 2026 un quarto della popolazione mondiale passerà minimo un’ora al giorno nel Metaverso per studiare, lavorare, fare shopping ed intrattenersi. Di conseguenza, oltre alla società di Mark Zuckerberg, che nel 2021 ha anche cambiato nome in Meta Platforms Inc., tante altre compagnie tech e non stanno esaminando le potenzialità di questo nuovo spazio, tra cui figurano Microsoft, Samsung, Intel, Nvidia e tanti altri brand di fama mondiale. Pertanto, appare opportuno chiedersi cosa sia esattamente il Metaverso e come può rappresentare un’opportunità di business per le aziende.

Meta

Che cos’è il Metaverso?

La parola Metaverso deriva dal greco ed è composto da “meta”, cioè “oltre”, e “universo”. Il termine è stato coniato dallo scrittore di fantascienza Neal Stephenson, il quale lo definisce nel suo romanzo del 1992 Snow Crash come un mondo virtuale a cui gli individui si connettono tramite strumenti tecnologici di realtà aumentata, in cui possono costruirvi in 3D tutto ciò che desiderano: uffici, negozi, locali, parchi.

Si può dire che il Metaverso sia un ampliamento del mondo reale in cui si assume l’identità di un avatar virtuale controllato tramite dispositivi tecnologici (smart glasses, visori di realtà virtuale o tute tattili..).

Attenzione a non confonderlo con la realtà aumentata: il Metaverso è un ambiente virtuale condiviso da molte persone in cui si entra in contatto tramite gli avatar e in cui poter potenzialmente erigere un’esistenza; non è semplicemente uno spazio digitale da osservare sul display.

 

Come si accede?

Ora come ora sono sufficienti un computer e una connessione a Internet per accedere al Metaverso, mentre per iniziare ad interagire con gli altri avatar e compiere azioni bisogna entrare in possesso di un Crypto Wallet o portafoglio crittografico, ovvero un portafoglio elettronico con cui gestire e conservare le cryptovalute.

Piattaforme come The Sandbox e Decentraland offrono forse l’esempio migliore di come potrebbero funzionare il metaverso e un’economia basata su criptovalute, NFT e blockchain.

NFT

Cosa fare nel Metaverso?

Attraverso monete virtuali come gli NFT è possibile sviluppare la propria economia e la propria governance nel Metaverso, oltre a personalizzare il proprio spazio e il proprio avatar.
Ma come sfruttarlo al meglio? Il vantaggio principale che le aziende possono sfruttare è il superamento delle barriere dello spazio e del tempo: di fatto, si possono incontrare potenziali clienti provenienti da tutto il mondo in un luogo brandizzato e progettato ad hoc per ogni meeting e cliente. Avatar provenienti da tutto il mondo possono così entrare in contatto e instaurare rapporti e relazioni di valore.

Per quanto riguarda gli individui, essi possono progettare la propria vita virtuale acquistando beni e terreni in cui costruire abitazioni e uffici, disporre di monete digitali e partecipare a eventi, come festival e concerti.

È verosimile supporre che il Metaverso possa riservare possibilità future infinite ed è per questo che risulta fondamentale iniziare ad acquisire competenze e conoscenze su questa tematica. Nei prossimi anni, la competizione sarà incredibile e la trasformazione sociale che ne scaturirà sarà di gran lunga maggiore rispetto a quella portata dall’avvento di internet e dagli smartphone.